LABORATORIO PIETRO PISA

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, ARCHITETTURA , TERRITORIO, AMBIENTE E DI MATEMATICA

Laboratorio Pietro Pisa

Laboratorio Ufficiale ai sensi dell’art. 59 D.P.R. n. 380/01 di cui alla Legge 05/11/71, n. 1086, art. 20

Il Laboratorio Prove Materiali “Pietro Pisa” nato nel 1979 e sviluppato di pari passo con la crescita del Dipartimento di Ingegneria Civile (attuale D.I.C.A.T.A.M.) svolge attività sperimentali su materiali e strutture a scopo di ricerca, con partecipazione a programmi inter-universitari e internazionali, di didattica e per conto terzi. Il Laboratorio si avvale dell’esperienza e della competenza di numerosi tecnici, ricercatori e docenti del Dipartimento.

L’attività sul Territorio è notevole e viene esplicata in diverse forme, che vanno dalla effettuazione delle prove ordinarie sui materiali, ai controlli di stabilimento e qualificazione della produzione, alle prove di carico su strutture ed elementi strutturali fino a prove a rottura su prototipi. Il Dipartimento, anche attraverso il suo Laboratorio, e’ diventato un sicuro riferimento nell’ambito dell’Ingegneria Strutturale sul Territorio della Lombardia Orientale.

Il Laboratorio Pietro Pisa è un laboratorio ufficiale preposto alle attività di certificazione dei materiali da costruzione ed in particolare dell'acciaio da cemento armato normale e precompresso, dell'acciaio da carpenteria, del calcestruzzo e di elementi prefabbricati. Ad oggi il Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica dell'Università degli Studi di Brescia controlla alcuni stabilimenti in Italia. Il Laboratorio opera secondo i principi del proprio manuale di sistema qualità mediante procedure gestionali e procedure di prova (conformi alla norma UNI EN ISO 17025). Nel 1999 ha ottenuto da parte del M.LL.PP. la notifica provvisoria per i compiti di cui all'art. 18 della direttiva 89/106.

ATTENZIONE

Nel considerare assolutamente prioritarie le esigenze di salute pubblica, si ritiene che eventuali differimenti o ritardi rispetto a termini indicati dalle normative di settore (quali ad esempio il termine di 45 gg per l’esecuzione delle prove di accettazione sui campioni di cls, di cui al §11.2.5.3 del DM 17.01.2018), se adeguatamente motivate in ordine al rispetto delle sopradette superiori misure di tutela della salute, non possano da sole causare conseguenze sulla regolarità delle procedure a cui sono funzionali (quali, con riferimento all’esempio precedente, l’accettazione dei materiali in cantiere).

http://mit.gov.it/consiglio-superiore-dei-lavori-pubblici-emergenza-da-covid-19-prime-indicazioni-agli-operatori

NEWS


Nuovo Tariffario a partire dal 01/06/2023 

Importo commissioni

Procedura accettazione materiali